Parrocchia di San Siro

Venerabile don Francesco Lombardi, da Bussana

 
VENERABILE don FRANCESCO LOMBARDI, prevoto di Bussana
(1852-1922)
Nasce nel 1852.
 
Parroco: dal 1875 il Vescovo di Ventimiglia, S. E. Mons. Lorenzo Battista Viale gli affida la parrocchia di Bussana, nominandolo Parroco col titolo di Prevosto.
 
Terremoto del 1887.  - il 23 febbraio 1887, mercoledì delle ceneri, alle 6 del mattino, un rovinoso terremoto colpisce la Liguria di Ponente, seminando terrore e lutti. La sua chiesa di Bussana vecchia crolla ed il paese è distrutto. Durante la prima scossa, era in chiesa con i fedeli per la pia cerimonia del “Mement’Homo” (imposizione delle Sacre Ceneri): al termine dell’evento sismico grida ai fedeli di rifugiarsi nelle cappelle laterali, che erano protette da forti volte (sopravvissute al sisma).  Appena in tempo: una seconda scossa fa crollare gran parte del tetto della chiesa. Da subito egli si attiva per portare soccorso alle famiglie colpite dai lutti e per ridare soccorso al paese, in gran parte distrutto e riedificare un luogo di culto. Egli si adoperò con coraggio e carità a trarre i corpi delle vittime. È il “capitano intrepido”, la guida, il comandante che infonde coraggio e speranza ai suoi parrocchiani.  Il 10 aprile dello stesso anno, a neppure due mesi dalla sciagura, manifesta al suo Vescovo, il Beato Tommaso Reggio, il proposito di ricostruire la chiesa e di dedicarla al Sacro Cuore di Gesù. Il 13 dicembre 1892 è lo stesso Vescovo a benedire il nuovo tempio e, la domenica delle Palme del 1894, il Prevosto Francesco Lombardi, oggi Servo di Dio, guida l’esodo dalle rovine della vecchia parrocchiale alla nuova. Il 20 ottobre 1901 è una data memorabile per la storia di questo santuario: il Cardinal Richelmy Arcivescovo di Torino celebra il solenne rito della Dedicazione, assistito da sei Vescovi e alla presenza di tutte le Autorità della Provincia.
 
Parroco amorevole, dotto predicatore - In risposta all’enciclica sociale Rerum Novarum di Papa Leone XIII, (15.05.1981) don Lombardi si fa zelante promotore di numerose iniziative sociali, per gli operari, le famiglie, le donne, gli anziani, e i parrocchiani oppressi dai mutui bancari accesi per la ricostruzione post-terremoto. E’ anche sacerdote di straordinaria preghiera, sul modello del Curato d’Ars, che morto da poco, era già famoso per il suo santo stile di vita. Toccanti erano le sue omelie pratiche ma intessute di chiara dottrina cattolica, resa comprensibile ai contadini della sua parrocchia. Predicava le virtù cardinali e indicava nel Cuore di Gesù la fonte inesauribile della carità e della fede.
 
Morte: a Bussana il 13 febbraio 1922 a 70 anni, rende piamente l’anima a Dio parroco-prevosto di Bussana dal 1875, quindi per lunghi 47 anni, in fama di santità, meritandosi l’appellativo di “Servo di Dio”.
 
Tomba - Sulla destra di chi entra nel Santuario da lui eretto si può quindi vedere la magnifica tomba eretta dall’ing. Pietro Agosti, dove riposa la venerata salma di don Lombardi, il parroco del terremoto.
 
Venerabile -  Rriconosciuto l’esercizio eroico delle virtù, e concluso il Processo informativo Diocesano per la causa di beatificazione, la Sacra Congregazione dei Santi ha concesso il titolo di Venerabile al parroco fondatore di Bussana nuova e del Santuario da lui fortemente voluto dedicato al Sacro Cuore di Gesù.

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fonte: www.chiesacattolica.it (link alla pagina, clicca qui)


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